Dopo un'attesa lunga cinque anni, ci siamo. Oggi è il giorno di Turchia - Italia, gara inaugurale di Euro2020. Ieri, in conferenza stampa, i due ct, Mancini e Gunes, e i due giocatori Chiellini e Calhanoglu, hanno risposto alle domande diei giornalisti presenti in studio, presentando la sfida di questa sera allo Stadio Olimpico.
ROBERTO MANCINI - "Ora che la situazione sta volgendo al meglio, è l'ora di tornare a dare soddisfazioni. Sarà il nostro obiettivo: far divertire le persone anche se per novanta minuti. Sarà un momento bello per tutti. Cercheremo di fare del nostro meglio, la prima gara è la più difficile ma come abbiamo già detto dovremo essere liberi mentalmente. Dobbiamo pensare al lavoro e divertirci. La mia lettera sui social era per gli sportivi, per gli italiani: tutto il paese, anche chi non s'intende di calcio, segue ugualmente. Saremo tutti coinvolti".
Sul primo avversario del girone A, la Turchia: "Dobbiamo rispettare la Turchia, Nazionale piena di talento. L'esordio è sempre difficile ma dobbiamo pensare a giocare a calcio".
La forza dell'Italia: "Ero fiducioso tre anni fa, lo sono ancora di più oggi. Abbiamo lavorato bene, abbiamo dei giocatori bravi. C'è un ottimo gruppo. E' tanto tempo che siamo insieme, ci siamo divertiti e vorremmo continuare a farlo e, alla fine, se riusciamo, ad arrivare a Londra... Ne riparleremo. Ma sono molto fiducioso".
Stasera all'Olimpico ci saranno 16.000 tifosi, e tanta emozione: "Vista la situazione sarebbe stato più bello avere più gente. L'Olimpico pieno ci avrebbe dato una spinta in più ma giocare con nessuno e sedicimila. E' già un primo passo. Emozione? Da stanotte sarà tanta. E' l'inaugurazione, non ci si può non emozionare. La voglia di vivere questo Europeo da protagonisti è importante. Eccesso di entusiasmo? I tifosi possono averlo. Noi sappiamo che è importante averlo ma sapere anche cosa stiamo andando ad affrontare. E' una gara di calcio, da affrontare con spensieratezza. Se facciamo quel che sappiamo fare, con tranquillità, possiamo farcela".
Sulla formazione: "Non è ancora deciso nulla, ci possono essere situazioni indirizzate ma tutti i giocatori sono molto concentrati. Sanno che se anche non dovessero giocare dal 1', dovrebbero fare la differenza a gara in corso. Formazione? Siete tutti grandi allenatori, non devo dirvela. Tra Ciro e Gallo, che giochi l'uno o l'altro, l'importante è che giochino e lottino e che segnino".
GIORGIO CHIELLINI - "Se siamo pronti? Penso di si, ci siamo preparati nel miglior modo possibile. La risposta la darà il campo ma arriviamo nelle migliori condizioni possibili. Arriviamo con entusiasmo ma consapevoli delle difficoltà e degli ostacoli che ci saranno in un torneo così. Ci sarà equilibrio, sarà difficile ma siamo pronti".
Nel gruppo azzurro ci sarà sicuramente tanta voglia di riscatto dopo non essere andati ai mondiali di Russia: "La voglia di rifarci, di rivivere un torneo, una competizione da protagonisti, è tanta. La sconfitta di Milano con la Svezia è una cosa che ci rimane dentro, non potremo mai cancellarla. Però in questi anni abbiamo trasformato quella delusione in entusiasmo e voglia di far bene. Questo sentimento non c'è solo in noi ma in tutti i tifosi di questa Nazionale. Non sapete in quanti, in questa settimana, si stanno galvanizzando in attesa di questa gara che manca da 5 anni. Non vediamo l'ora di scendere in campo e vivere queste emozioni".
Sull'emozione dell'esordio: "E' ancora più strano giocare l'inaugurazione. Se inizi vedendo altre gare è forse passata ma vale per noi e per loro. Sarà una grande serata piena di emozioni, la vivremo come ha detto il mister: con la spensieratezza di un gruppo che vive con professionalità e un pizzico di follia necessaria per fare qualcosa di grande".
SENOL GUNES (Ct Turchia) - "Mancini conosce la Turchia avendo allenato il Galatasaray, ha avuto successo, ha tanti ottimi giocatori a disposizione. Non siamo i favoriti per questo girone ma vorrei poter disputare la finale di questo torneo contro l'Italia. Il nostro percorso parte nel 2002 con la semifinale Mondiale, sarebbe bello giocare una finale con loro. Tutti vorrebbero vincere, noi compresi: vincere è una cosa, perdere un'altra, ma sono certo che ci sarà tanto da imparare durante questa manifestazione. Tutti i 26 sono pronti per l'Europeo, vorremmo che tutti si divertissero".
Sull'esordio contro una grande squadra come l'Italia: "Sarà complicata, conosciamo la forza degli avversari ma anche i loro punti deboli. Guardate Donnarumma: è giovane e bravo, ma hanno anche Insigne e Immobile. Vedi queste individualità e sai che giocano tutti quanti in Serie A, più due del Chelsea e uno del PSG. Noi siamo consci della classe e della tradizione dell'Italia che si qualifica per quasi tutti i tornei. Hanno una grande cultura calcistica, ci sono parallelismi tra noi e loro. Dal punto di vista tecnico, tattico e fisico, sarà combattuta. Non voglio scendere nei dettagli, vorrei vedere la classe dei miei in campo".
Da Calhanoglu a Demiral, alcuni dei giocatori turchi conoscono bene il calcio italiano: "Il fatto di averli ha un significato per i giocatori e per la squadra e anche per il sottoscritto. I ragazzi sanno come funzionano le cose in Italia, come scendono in campo queste squadre".
"Spero sia una bella partita, all'insegna del fair play - ha concluso Gunes - e spero che sia una gara tra due squadre forti e che possa vincere la Turchia".
HAKAN CALHANOGLU (Turchia) - "Sarà una gara speciale per noi. Personalmente è ancora più speciale perché si gioca in Italia. Sono molto contento di poter giocare contro alcuni compagni, abbiamo aspettato a lungo questo momento, abbiamo lavorato sodo e speriamo di poter rappresentare al meglio la Turchia".
Sull'Italia e le individualità azzurre: "Non sveleremo mai i nostri segreti e vale anche per loro. Cercheremo di dare il massimo in campo, abbiamo analizzato i loro punti di forza e punti deboli. Hanno ottimi giocatori e un grande allenatore, arrivare qui non è stato facile. La Turchia ha giocatori forte individualmente e anche loro: sarà una bella partita, vorremmo qualificarci vincendo delle partite. Individualità dell'Italia? I miei compagni mi hanno chiesto dei giocatori azzurri. Ci sono ottimi giocatori come Insigne ma anche ottimi difensori. Tutti sanno quanto sia forte l'Italia, non hanno bisogno di presentazioni ma saremo uniti domani in campo, vorremmo vincere la partita. Sarebbe bello sfidarli ancora in finale. Hanno tanta qualità ma ce l'abbiamo anche noi, abbiamo fatto sforzi per arrivare all'Europeo. Se dovessimo giocare senza paura, potremmo toglierci soddisfazioni facendo punti. Rispetto gli azzurri, so che sono una squadra forte: hanno qualità per, ripeto, abbiamo una squadra giovane e forte, ci prepariamo da tanto tempo per essere qui. Sarà speciale, vogliamo vincere".
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